SIO         

Loading

Identification of patients at high risk for hypocalcemia after total thyroidectomy

Identificazione dei pazienti ad alto rischio di ipocalcemia dopo tiroidectomia totale

P. Tredici, E. Grosso, B. Gibelli, M.A. Massaro, C. Arrigoni, N. Tradati

Division of Head and Neck Surgery, European Institute of Oncology, Milan, Italy

FULL TEXT - PDF DOCUMENT

Summary

Hypocalcemia is a major post-operative complication of total thyroidectomy, causing severe symptoms and increasing hospitalization time. The primary cause is secondary hypo-parathyroidism following damage to, or devascularisation of, one or more parathyroid glands during surgery. Aim of the study was to develop a simple and reliable method for predicting post-operative hypocalcemia in total thyroidectomy patients. A retrospective analysis was made of immediate pre-operative and early post-operative calcium levels in 100 patients. It was found that a marked decrease in blood calcium, immediately after surgery, was a sensitive predictor of hypocalcemia. In a subsequent prospective series of 67 patients, the efficacy was assessed of early administration of calcium plus Vitamin D in reducing symptomatic hypocalcemia in patients in whom the difference (Ä) between pre- and post-operative blood calcium was ≥ 1.1 mg/dl. This treatment was part of a protocol in which normo-calcemic patients were discharged immediately after drainage removal (third post-operative day). In the retrospective series, 84% of patients who developed hypocalcemia had Ä ≥ 1.1 and 54% of patients who did not develop hypocalcemia had Ä < 1.1 (p < 0.0001). Mean duration of hospitalization was 6.2 days. In the prospective series, 76% of patients who developed hypocalcemia had Ä ≥ 1.1 mg/dl; of the patients who did not develop hypocalcemia 75% had Ä < 1.1 mg/dl (p = 0.0013); mean hospitalization was 4.7 days (p < 0.0001). Use of the 1.1 mg/dl cut-off for deciding whether to start early prophylaxis allowed most patients to avoid symptomatic hypocalcemia (and the associated anxiety), while permitting a significantly reduced hospital stay, resulting in lower hospitalization costs.

Riassunto

L’ipocalcemia è la complicanza post-operatoria più frequente negli interventi di tiroidectomia totale, causando gravi sintomi e aumentando il tempo di ospedalizzazione. La causa principale è l’ipoparatiroidismo secondario dovuto al danneggiamento o alla devascolarizzazione di una o più ghiandole paratiroidi durante l’intervento chirurgico. Abbiamo cercato di sviluppare un metodo semplice e affidabile per predire l’ipocalcemia post-operatoria in pazienti sottoposti a tiroidectomia totale. Sono stati analizzati retrospettivamente i livelli di calcemia nell’immediato pre-operatorio e precocemente nel post-operatorio in 100 pazienti. Abbiamo notato che una significativa diminuzione della calcemia subito dopo l’intervento chirurgico era un fattore predittivo di ipocalcemia. In una successiva serie prospettica di 67 pazienti, è stata valutata l’efficacia della somministrazione precoce di calcio più vitamina D per ridurre l’ipocalcemia sintomatica nei pazienti in cui la differenza (Ä) tra il calcio nel sangue pre- e post-operatorio era ≥ 1,1 mg/dl. Questa terapia faceva parte di un protocollo nel quale i pazienti normocalcemici venivano dimessi immediatamente dopo la rimozione del drenaggio (terza giornata post-operatoria). Nella serie retrospettiva, l’84% dei pazienti che avevano sviluppato l’ipocalcemia aveva Ä ≥ 1,1 e il 54% dei pazienti che non mostrava l’ipocalcemia aveva Ä < 1,1 (p < 0,0001). La degenza media è stata di 6,2 giorni. Nella serie prospettica, il 76% dei pazienti che aveva sviluppato l’ipocalcemia mostrava un Ä ≥ 1,1 mg/dl; dei pazienti che non avevano sviluppato l’ipocalcemia, il 75% aveva un Ä < 1,1 mg/dl (p = 0,0013); la degenza media è stata di 4,7 giorni (p < 0,0001). L’utilizzo del valore 1,1 mg/dl come cut-off per decidere se avviare precocemente la terapia calcica ha permesso alla maggior parte dei pazienti di evitare l’ipocalcemia sintomatica (e l’ansia ad essa associata), riducendo anche in modo significativo la degenza post-operatoria con conseguente riduzione dei costi di ospedalizzazione.